Come ottimizzare la gestione dei lavori pubblici con il BIM
- 27 Dicembre 2025
- Posted by: Commerciale
- Categoria: News
La gestione dei lavori pubblici sta vivendo una trasformazione profonda grazie all’introduzione del BIM – Building Information Modeling, ormai obbligatorio per molte tipologie di appalti secondo il Codice dei Contratti Pubblici.
Il BIM non è solo uno strumento digitale: è un nuovo metodo di lavoro che permette a stazioni appaltanti, progettisti, imprese e gestori di migliorare qualità, efficienza e trasparenza in tutte le fasi del processo. Ecco come il BIM può ottimizzare in modo concreto la gestione dei lavori pubblici.
Cos’è il BIM e perché è così importante nei lavori pubblici
Il Building Information Modeling è una metodologia basata sulla creazione e gestione di modelli digitali informativi che raccolgono:
- geometrie,
- materiali,
- dati su impianti e strutture,
- tempi (4D),
- costi (5D),
- gestione e manutenzione (6D).
A differenza dei metodi tradizionali, il BIM permette una visione integrata dell’opera: tutti gli attori condividono lo stesso modello, aggiornato e coordinato, eliminando errori e incoerenze.
Nei lavori pubblici, questo si traduce in:
- maggiore trasparenza,
- migliore controllo,
- riduzione dei contenziosi,
- gestione più efficiente dei costi.
Il BIM nel nuovo Codice degli Appalti
Il D.Lgs. 36/2023 conferma la progressiva introduzione del BIM negli appalti pubblici.
Le stazioni appaltanti devono adottarlo:
- per lavori complessi,
- per opere strategiche,
- con una roadmap che porterà l’obbligo su una gamma sempre più vasta di interventi.
Per gestire correttamente gare e cantieri, le PA devono dotarsi di:
- ACDat/CDE (Ambienti di Condivisione dei Dati),
- capitolati informativi BIM,
- figure professionali competenti (BIM Manager, BIM Coordinator, BIM Specialist),
- processi e flussi di lavoro digitali.
Come il BIM ottimizza la gestione dei lavori pubblici
1. Migliore pianificazione grazie ai modelli 3D/4D
Il BIM permette di:
- analizzare visivamente il progetto,
- verificare interferenze (clash detection),
- simulare fasi costruttive nel tempo (4D).
Questo riduce errori in fase esecutiva e migliora la programmazione del cantiere.
2. Controllo dei costi più preciso (5D BIM)
Ogni elemento del modello contiene dati economici aggiornati.
Benefici:
- stime più realistiche,
- monitoraggio continuo dei costi,
- preventivi più precisi,
- meno varianti in corso d’opera.
3. Comunicazione più chiara tra PA, progettisti e imprese
Con il BIM tutti lavorano sullo stesso modello:
niente più file duplicati, disegni non aggiornati o interpretazioni ambigue.
Il risultato è:
- maggiore collaborazione,
- minori fraintendimenti,
- riduzione delle richieste di chiarimenti.
4. Riduzione degli errori e dei contenziosi
Grazie alla clash detection e al coordinamento automatico:
- si individuano conflitti tra impianti e strutture prima del cantiere,
- si riducono modifiche non previste,
- si abbassano costi e tempi di risoluzione problemi.
Il BIM aumenta la trasparenza e fornisce una tracciabilità completa.
5. Gestione documentale più efficiente
Il CDE consente di:
- archiviare e aggiornare documenti,
- tracciare revisioni,
- avere un unico ambiente ufficiale per tutto il progetto.
Per la PA questo significa eliminare errori, ritardi e disallineamenti.
6. Manutenzione più efficiente dell’opera (6D BIM)
A fine lavori, il modello BIM diventa un “gemello digitale” per il gestore.
Questo permette di:
- programmare manutenzioni,
- monitorare stato degli impianti,
- avere dati sempre aggiornati,
- ridurre costi di gestione dell’opera pubblica.
Passi pratici per introdurre il BIM nella gestione dei lavori pubblici
1. Definire chiaramente il Capitolato Informativo (CI)
È il documento base che indica:
- requisiti informativi,
- standard BIM,
- formati e livelli di dettaglio,
- regole del CDE.
Un CI ben fatto guida tutto il processo.
2. Scegliere un CDE affidabile e facile da usare
Il CDE deve permettere:
- caricamento documenti e modelli,
- versioning,
- workflow approvativi,
- accessi controllati,
- trasparenza totale.
3. Formare personale interno e tecnici esterni
Sia stazioni appaltanti che imprese devono essere pronte.
Servono figure certificate e competenze aggiornate.
4. Introdurre il BIM gradualmente
Si può partire da:
- opere pilota,
- piccoli progetti complessi,
- fasi specifiche (es. 3D + clash detection).
Poi estendere il metodo a tutte le opere.
5. Monitorare e aggiornare il modello in corso d’opera
Il BIM non è statico: deve evolvere con il cantiere, garantendo dati sempre affidabili.
Il BIM rappresenta una delle più grandi opportunità per migliorare la gestione dei lavori pubblici, grazie a:
- maggiore trasparenza,
- controllo dei costi,
- riduzione degli errori,
- migliore collaborazione,
- manutenzione più efficiente nel lungo periodo.
Per stazioni appaltanti, imprese e professionisti, investire nel BIM significa ottenere lavori più sicuri, più chiari e più rapidi, con vantaggi tangibili per la collettività.