Norme antincendio 2025: cosa cambia per imprese e tecnici

La normativa antincendio in Italia è in evoluzione e il 2025 porta con sé aggiornamenti rilevanti per imprese, progettisti, tecnici e manutentori. Conoscere cosa cambia è fondamentale per essere in regola, evitare sanzioni e garantire la sicurezza degli ambienti di lavoro o produttivi.

Quali sono le novità principali del 2025

Ecco alcuni aggiornamenti chiave che stanno interessando il settore:

  • Con riferimento agli impianti fotovoltaici, la nuova circolare del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (DCPREV 14030, 1° settembre 2025) aggiorna le “Linee guida antincendio per impianti fotovoltaici”, ampliando campo di applicazione, rafforzando le prescrizioni su materiali, distanze e manutenzione. 
  • Dal 25 settembre 2025 entra in vigore il nuovo regime del Decreto Ministeriale 1° settembre 2021 (“Decreto Controlli Antincendio”), che comporta obblighi più stringenti per la qualificazione dei tecnici manutentori antincendio, con attestazioni rilasciate dai Vigili del Fuoco. 
  • In generale, la normativa antincendio viene aggiornata per tenere conto della digitalizzazione, della riduzione della burocrazia per le attività a basso rischio e dell’introduzione di protocolli più moderni per impianti e materiali. 
Cosa cambia per le imprese

Adeguamenti da pianificare

  • Verificare che i contratti di manutenzione e controllo impianti antincendio siano affidati a tecnici qualificati secondo i nuovi requisiti.
  • Per le nuove installazioni (es. impianti fotovoltaici o ampliamenti) controllare che i materiali usati, le distanze, la ventilazione e la cartellonistica rispettino le nuove prescrizioni della circolare 2025.
  • Predisporre o aggiornare la documentazione interna: registro antincendio, manutenzioni, verifiche funzionali, schede impianto rispetto alla nuova normativa e alle prescritte frequenze.
  • Adeguare la formazione del personale: addetti antincendio, tecnici manutentori e responsabili devono essere aggiornati rispetto alle nuove procedure, materiali e standard.
  • Rivedere i processi interni per garantire che l’attività sia conforme senza incorrere in sanzioni.

Impatti operativi

  • Le imprese con impianti soggetti a prevenzione incendi devono considerare che gli iter progettuali, le pratiche di SCIA o di certificazione possono subire modifiche o richiedere documentazioni aggiuntive.
  • Maggiore responsabilizzazione del datore di lavoro o del responsabile antincendio: non basta più aderire al minimo obbligatorio, ma occorre dimostrare effettiva conformità e manutenzione attiva.
  • Eventuali ritardi di adeguamento possono comportare rischi sanzionatori, sospensioni o problematiche in caso di incidenti o controlli.
Cosa cambia per tecnici, progettisti e manutentori

Nuovi requisiti professionali

  • I tecnici incaricati della manutenzione e del controllo degli impianti antincendio dovranno possedere attestazioni specifiche – rilasciate dai Vigili del Fuoco – per operare dal 25 settembre 2026. Sono previste varie modalità di rilascio dell’attestazione, per titoli o per esame. Con un provvedimento in vigore dal 19 agosto 2025, il Ministro dell’Interno ha ulteriormente prorogato fino al 25 settembre 2026 l’obbligo di qualificazione per i tecnici manutentori che effettuano controlli e manutenzioni sugli impianti antincendio.
  • Le progettazioni devono tener conto dei nuovi materiali, delle distanze di sicurezza riviste, delle modalità di manutenzione più stringenti (ad esempio nel contesto fotovoltaico) e della documentazione digitale.
  • Maggiore richiesta di competenze integrate: sicurezza antincendio + digitalizzazione + tracciabilità delle manutenzioni + compatibilità con soluzioni energetiche rinnovabili.

Procedure aggiornate

  • Aumenta l’importanza della documentazione digitale e della tracciabilità degli interventi: controlli più frequenti, registrazioni e verifiche che devono essere facilmente accessibili.
  • I protocolli di intervento per impianti antincendio (sprinkler, rilevazione fumi, estintori, idranti) devono essere aggiornati rispetto alle nuove norme e alle linee guida emesse.
  • Il progetto antincendio deve tenere conto anche dei nuovi scenari: impianti fotovoltaici integrati, autonomia energetica, compatibilità impianti antincendio + impianti tecnologici emergenti.
Le linee guida pratiche per adeguarsi subito

Ecco un elenco di azioni concrete che imprese e tecnici possono mettere in atto per non farsi trovare impreparati:

  1. Mappare gli impianti soggetti a novità normative: foto­voltaico, sistemi antincendio, edifici con attività soggette a prevenzione.
  2. Verificare il contratto di manutenzione presidi antincendio in vista della scadenza di settembre 2026: che sia gestito da tecnici qualificati e aggiornati.
  3. Aggiornare il registro antincendio: compreso cronoprogramma delle verifiche, controlli funzionali, modifiche impiantistiche.
  4. Formazione degli addetti antincendio e del personale tecnico: prevedere i necessari aggiornamenti.
  5. Revisione progettuale: per nuovi impianti o modifiche, verificare che siano rispettate le distanze, la reazione e resistenza al fuoco dei materiali, la ventilazione, le vie di esodo, ecc.
  6. Documentazione e tracciabilità digitale: predisporre file digitali facilmente accessibili in caso di ispezione.
  7. Pianificare gli adeguamenti graduali: fissare un cronoprogramma per eventuali modifiche alle strutture o impianti esistenti.
Conclusione

Le norme antincendio 2025 rappresentano un’importante evoluzione sia per le imprese che per i tecnici coinvolti nel mondo della sicurezza.

Adeguarsi non significa solo “evitare problemi”, ma trasformare la conformità normativa in un’occasione per migliorare la sicurezza reale e l’efficienza operativa.